Regione Lombardia comunica l’avvio della fase di rendicontazione delle spese sostenute a causa del nubifragio del 24 luglio 2023 per i soli cittadini, che a suo tempo, nella fase di ricognizione, hanno presentato, mediante la piattaforma regionale Bandi e Servizi, il modulo B1 «Ricognizione dei danni subiti e domanda di contributo per l’immediato sostegno alla popolazione». Avvisi in archivio e precedentemente pubblicati in merito: Danni da nubifragio: la Regione apre bandi per privati e imprese Danni nubifragio 2023: Regione Lombardia accoglie le istanze di contributo e pubblica l'elenco beneficiari
Gli interessati devono, ora, presentare la documentazione richiesta per il riconoscimento e la quantificazione del contributo mediante la piattaforma regionale Bandi e Servizi entro e non oltre le ore 23:59 del 5 novembre 2025.
Si allegano documenti inerenti modalità e informazioni in merito:
- RL_RLAOOY1_2025_2247.pdf
- 1757486171117_All._B_procedura_domande_privati.pdf
- 1757486167964_All. 1 - OCDPC N. 1158 del 29 agosto 2025.pdf
Qui più nel dettaglio la sintesi della comunicazione:
Oggetto: Ordinanza del Capo di Protezione Civile n. 1158 del 29 AGOSTO 2025 “Disposizioni operative finalizzate a definire le modalità di applicazione delle procedure contenute nell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 932 del 13 ottobre 2022, in relazione agli eventi calamitosi verificatisi negli anni 2022 e 2023.” (G.U. n. 208 del 08/09/2025) - Contributi a favore dei privati cittadini per il ripristino dei danni subiti dagli eventi calamitosi alla abitazione. - Eventi calamitosi verificatosi dal 4 al 31 luglio 2023 nel territorio della Regione Lombardia di cui all’Ordinanza del Capo di Protezione Civile n. 1026 del 27 settembre 2023.
In Gazzetta Ufficiale n. 208 del 8 settembre 2025 è stata pubblicata l’Ordinanza del Capo di Protezione Civile n. 1158 del 29 agosto 2025 “Disposizioni operative finalizzate a definire le modalità di applicazione delle procedure contenute nell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 932 del 13 ottobre 2022, in relazione agli eventi calamitosi verificatisi negli anni 2022 e 2023”.
Con l’Ordinanza vengono date indicazioni per procedere all’istruttoria delle richieste di contributo per il ripristino delle abitazioni danneggiate dagli eventi calamitosi dal 4 al 31 luglio 2023 nel territorio della Regione Lombardia (OCDPC n. 1026/2023).
Si evidenzia, come riportato nell’Allegato B dell’Ordinanza (paragrafo 1.1) allegato alla presente, che i soli cittadini, che a suo tempo, nella fase di ricognizione, hanno presentato, mediante la piattaforma regionale Bandi e Servizi, il modulo B1 «Ricognizione dei danni subiti e domanda di contributo per l’immediato sostegno alla popolazione», sono chiamati a presentare la documentazione richiesta per il riconoscimento e la quantificazione del contributo mediante la piattaforma regionale Bandi e Servizi.
I soggetti interessati, per accedere ai contributi devono presentare apposita domanda, utilizzando la modulistica resa disponibile sulla piattaforma regionale Bandi e Servizi al procedimento identificato con il Codice: RLY12023035224. Ivi saranno anche resi disponibili l’Allegato B all’OCDPC n. 1158/2025, contenete i criteri per la presentazione delle domande e lo svolgimento dell’istruttoria da parte dei Comuni.
Sarà possibile presentare le richieste di contributo esclusivamente mediante la piattaforma regionale Bandi e Servizi entro e non oltre le ore 23:59 del 5 novembre 2025.
Come indicato nell’Allegato B “Criteri direttivi per la determinazione dei contributi ai soggetti privati per i danni occorsi al patrimonio edilizio abitativo ed ai beni mobili.” Si evidenzia inoltre quanto segue:
3. Tipologie di danni ammissibili a contributo e criteri per la relativa determinazione
3.1. I contributi sono concessi entro i limiti percentuali specificati come segue, applicati sul minor valore tra quello indicato in modulo B1 o B2 o in altro modulo di analogo contenuto e quello risultante dalla perizia asseverata di cui al successivo paragrafo 10, ovvero dall’eventuale perizia presentata unitamente al modulo B1 o B2, in base ai bandi approvati dai Commissari delegati. Nel caso in cui alla data di presentazione della domanda tutti i danni subiti e ammissibili a contributo siano stati ripristinati e siano comprovati da documentazione valida ai fini fiscali per un importo inferiore al predetto minor valore, si considera l’importo della spesa sostenuta e documentata. Ove alla predetta data, i lavori di ripristino di tutti i danni ammissibili a contributo siano stati eseguiti parzialmente, si considera altresì la ulteriore ed eventuale spesa stimata in perizia, per quelli non ancora effettuati, fermo restando il criterio del minor valore indicato al primo periodo. Ad ogni modo, nei casi in cui i lavori siano da realizzarsi in tutto o in parte il contributo sarà rideterminato dal soggetto che adotta il provvedimento di concessione all’atto della verifica finale della spesa complessivamente sostenuta, ove questa risultasse di importo inferiore al predetto minor valore. Nel caso in cui, unitamente al modulo B1 o B2, fosse stata presentata, in base ai bandi approvati dai Commissari delegati, la perizia asseverata si considera il minor valore tra l’importo di cui alla perizia asseverata e la spesa effettivamente sostenuta.
[...]
6.6. Alla domanda di contributo per i danni all’abitazione e alle parti comuni di un edificio residenziale deve essere allegata la perizia asseverata di cui al successivo paragrafo 10, da redigersi utilizzando il modulo in Allegato B.3.4. Il costo della perizia resta a carico del richiedente il contributo.
[...]
10. Perizia asseverata dal professionista incaricato per i danni alle abitazioni e alle parti comuni di un edificio residenziale
10.1. Alla domanda di contributo deve essere allegata una perizia asseverata da redigersi, utilizzando il modulo in Allegato B.3.4, a cura di un professionista abilitato, iscritto ad un ordine o collegio nella quale il perito, sotto la propria personale responsabilità, deve:
a) attestare la sussistenza del nesso di causalità tra i danni e l’evento calamitoso,
b) identificare l’immobile danneggiato dall’evento calamitoso, indicandone l’indirizzo e i dati catastali (Foglio, mappale, subalterno, categoria, intestazione catastale), attestando che è stato edificato nel rispetto delle disposizioni di legge ovvero, alla data dell’evento calamitosi, i prescritti titoli abilitativi sono stati conseguiti in sanatoria ed inoltre che l’immobile a tale data non era in corso di costruzione né collabente;
c) precisare, per l’abitazione, se questa si sviluppa su più piani o, se ubicata in un condominio, in quale piano è collocata, nonché precisare se i danni riguardano sia l’unità principale (abitazione) sia l’eventuale pertinenza (es. cantina e/o garage) del fabbricato sia l’area e fondo esterno, oppure unicamente una delle precedenti, specificando se la pertinenza consiste in una distinta unità strutturale rispetto all'unità strutturale in cui è ubicata l'abitazione e se l’area o fondo esterno risulta funzionale all’accesso o alla fruibilità dell’unità immobiliare danneggiata, o ad evitarne la delocalizzazione. Nel caso
in cui l’eventuale pertinenza dell’unità abitativa sia censita al NCEU con un proprio mappale e/o subalterno, deve essere indicato anche quest’ultimo;
d) descrivere i danni all’abitazione o alle parti comuni di un edificio residenziale e specificare quali, tra gli elementi strutturali e di finitura, gli impianti e i serramenti di cui al punto 3.2, sono stati danneggiati, indicando le misure e/o quantità effettivamente danneggiate; descrivere gli interventi sugli stessi, compresi quelli comportanti adeguamenti obbligatori per legge, e stimarne il costo di ripristino, attraverso un quadro economico e un computo metrico estimativo nel quale devono essere indicate le unità di misura ed i prezzi unitari sulla base dell’elenco prezzi della Regione o, per le voci ivi non presenti, sulla base del prezzario della locale Camera di Commercio o, ove non presente, sulla base di un’analisi prezzi, indicando anche l’importo IVA. Per l’abitazione da ricostruire in sito o delocalizzare e costruire in altro sito, redigere il quadro economico di progetto nonché il computo metrico dei lavori;
e) attestare, nel caso di spese già sostenute, la congruità delle stesse con i prezzari di cui alla lettera d), producendo il computo metrico estimativo di cui alla contabilità finale dei lavori ovvero, in caso di accertata incongruità, rideterminando in diminuzione i costi unitari e quindi il costo complessivo;
f) distinguere sia nel caso di cui alla precedente lettera d) che in quello di cui alla precedente lettera e) i costi ammissibili a contributo dai costi per eventuali interventi già eseguiti o da eseguirsi diversi da quelli di cui al punto 3.2, e pertanto non ammissibili a contributo;
g) distinguere i costi per gli adeguamenti di legge, ammissibili a contributo, dalle eventuali migliorie comunque a carico del titolare del contributo;
h) produrre planimetria catastale, stato di fatto e stato legittimo dell’immobile.
[...]