Elezioni amministrative 2020: data e orari
A causa dell’emergenza
coronavirus, il Consiglio dei Ministri ha ufficializzato lo slittamento
delle elezioni amministrative, con la nuova finestra che è stata indicata dal
15 settembre al 15 dicembre.
L’Istituto Superiore
di Sanità ha suggerito al governo di non votare in estate, sarebbe
troppo presto, ma neanche di farlo in autunno quando ci potrebbe essere una seconda
ondata del coronavirus.
Visto che un’altra
raccomandazione degli scienziati è di aprire i seggi comunque con il caldo, il
governo ha scelto domenica 20 (dalle ore 07.00 alle
23.00) e lunedì 21 settembre (dalle ore 07.00 alle 15.00) come data del voto
eccezion fatta per la Sicilia dove si voterà il 4 e 5 ottobre e la Sardegna,
dove invece le urne per le comunali si apriranno il 25 e 26 ottobre.
Una decisione questa
del doppio giorno dettata dalla necessità di evitare assembramenti ai seggi,
con la possibilità di votare anche il lunedì mattina che dovrebbe diluire
maggiormente l’afflusso alle urne.
Lo scrutinio
invece inizierà alle ore 09.00 di martedì 22 settembre visto che si darà la
precedenza allo spoglio del referendum e delle regionali dove sono previste.
La legge elettorale
La legge elettorale in vigore prevede, nei comuni sopra i
15.000 abitanti, che se nessuno dei candidati dovesse riuscire a ottenere il 50% dei voti
(40% in Sicilia) si debba tenere un ballottaggio tra i due più votati
dopo due settimane.
Gli eventuali
ballottaggi si terranno così in data 4 e
5 ottobre in tutta Italia, mentre in Sicilia ci saranno il 18 e 19 ottobre e in Sardegna l’8 e
9 novembre sempre con gli stessi orari del primo turno.
Nei comuni sotto i 15.000 abitanti, le elezioni amministrative invece si svolgono in un
unico turno dove a essere eletto è il candidato capace di ottenere anche un
solo voto in più rispetto ai suoi avversari.
Elezioni amministrative 2020, come si vota e chi può votare
Il diritto di voto
alle elezioni amministrative spetta ai cittadini che hanno compiuto il 18°anno di età e sono iscritti nelle liste elettorali del comune di residenza. Per
votare, i cittadini devono recarsi al seggio elettorale che corrisponde alla
sezione relativa al luogo di residenza. Le informazioni riguardo la sezione, il
numero e l’indirizzo del seggio elettorale sono scritti sulla tessera
elettorale.
Al momento del voto,
l’elettore deve mostrare sia la tessera elettorale e un documento di identità
in corso di validità.
Per eleggere Sindaco
e, contestualmente il Consiglio Comunale, l’elettore ha tre possibilità di
voto:
mettere una X sul
simbolo della lista, assegnando così il voto anche al candidato Sindaco;
mettere una X solo sul
nome dell’aspirante Sindaco (in questo caso nessun voto sarà assegnato alla
lista);
mettere una X sulla
lista e scrivere il cognome del candidato Consigliere che si preferisce.
Nelle elezioni
amministrative è ammesso il voto disgiunto: significa che
l’elettore può barrare il nome del candidato Sindaco che preferisce e mettere
una X anche su una lista che appoggia un candidato diverso.
Nei Comuni con oltre i
15 mila abitanti si può anche assegnare la doppia preferenza di genere: basta
scrivere i cognomi dei due candidati di sesso diverso appartenenti alla stessa
lista.
Regole anti-Covid per votare
Quest’anno a causa del
coronavirus le elezioni si svolgeranno secondo regole particolari indicate nel
protocollo nazionale di sicurezza. A queste regole devono attenersi sia gli
elettori che scrutatori, segretari e presidenti di seggio.
Oltre al documento di
identità e alla tessera elettorale ci si dovrà recare al seggio indossando la mascherina protettiva che può essere tolta soltanto al momento del
riconoscimento con la foto del documento. I guanti invece non sono obbligatori.
Durante le operazioni
di voto sarà necessario mantenere la distanza di
sicurezza di un metro in caso di coda all’ingresso e di 2 metri dagli scrutatori. All’ingresso e prima di impugnare la matita copiativa ci si dovrà igienizzare le mani utilizzando i dispenser messi a
disposizione nel seggio.
Non è prevista la
misurazione della temperatura fuori dal seggio elettorale, tuttavia chi ha febbre uguale o superiore a 37.5°, sintomi influenzali, è sottoposto a quarantena
o isolamento fiduciario o ha avuto contatti con persone positive deve stare a
casa. Chi a causa della quarantena non può andare alle urne o è allettato in un
ospedale Covid può votare facendo richiesta del voto al domicilio o presso la struttura sanitaria.